Nel mese di maggio i nostri ulivi si ricoprono di piccole gemme diafane in un trionfo di naturale bellezza. Dai rami ricoperti di piccole palline verdi, denominate “mignole”, si schiudono i delicati fiorellini che poi diventeranno olive. Soltanto pochi di questi fiori si trasformeranno in frutto e nascerà il nostro Olio Extravergine d'Oliva, il convenzionale, il biologico e l'IGP.
In questi giorni si può notare sulla pianta il lento accrescere dei germogli e successivamente la nascita dei fiori. I fiori dell'olivo non sono singoli bensì raggruppati in un'infiorescenza simile ad un piccolo grappolo, la cosiddetta mignola. Questa fase, che è proprio chiamata della mignolatura, ha il culmine in piena primavera, con il raggiungimento delle dimensioni finali. I fiori rimangono ancora chiusi, ma sono bene evidenti, completamente formati.
In realtà la percentuale di fiori che porteranno a compimento la fruttificazione è piccola, generalmente inferiore al 2%. Durante la mignolatura, all'olivo non deve mancare l'acqua nel terreno, ma piogge abbondanti possono essere dannose perché ostacolano l'impollinazione, non facendo volare il polline o spaccandolo per la forte idratazione.
Un detto popolare recita che: se l'olivo mignola ad aprile si otterrà un barile, se mignola di maggio uno staggio, se mignola di giugno un pugno.